Fermare i debiti fiscali? Con questa istanza puoi dilazionare tutto in 7 anni

Può succedere di imbattersi in un avviso di pagamento e chiedersi: “come posso saldarlo?”. Se ti è successo, considera che dal 2025 c’è una buona notizia che potrebbe offrirti un po’ di sollievo. Adesso puoi frazionare i tuoi obblighi tributari fino a 7 anni con una semplice domanda online, senza doverti accodare agli sportelli o riempire cumuli di documenti.

Questa chance è stata introdotta con il decreto legislativo n. 110/2024 e concerne tutti gli importi dovuti fino a 120mila euro. In sostanza, se hai un ammontare da corrispondere al fisco, puoi domandare di spalmare il versamento in 84 rate mensili senza dover provare alcunché sulla tua condizione finanziaria. Ti sembra già un buon aiuto, no? Ma non è tutto, perché per chi ha situazioni più complesse o cifre maggiori, le rate possono giungere fino a 10 anni.

Se ti stai domandando “bene, ma come si fa?”, la risposta è facile: puoi fare tutto online, direttamente dal sito dell’Ufficio delle Entrate. Altrimenti, se sei più legato alla tradizione e apprezzi il fascino delle PEC, puoi anche inoltrare la domanda via posta elettronica certificata o consegnarla di persona agli uffici competenti. Insomma, non ci sono più pretesti per procrastinare!

Dal 2025 cambia tutto: cosa devi sapere sulla dilazione

Fino a poco tempo fa, differire un debito tributario era un vero calvario: carte da presentare, burocrazia senza fine e regole poco chiare. Adesso, invece, le cose si fanno più agevoli. Se il tuo debito è inferiore ai 120mila euro, hai il diritto di chiedere la dilazione fino a 7 anni senza dover dimostrare alcunché.

E se il tuo debito supera tale cifra? Non scoraggiarti In questo caso puoi comunque chiedere una dilazione più estesa, fino a 10 anni, ma dovrai presentare documenti che attestino la tua difficoltà economica. Se sei un privato, per esempio, ti basterà fornire il tuo ISEE aggiornato. Per le aziende, invece, ci saranno altri parametri di riferimento.

Ma attenzione, perché questa agevolazione ha delle tempistiche. Fino al 2026, la domanda può arrivare a 84 rate. Dal 2027 al 2028, le rate aumenteranno fino a 96, mentre dal 2029 in poi si potrà arrivare a 108 rate, ovvero 9 anni di dilazione. Il tutto con un sistema graduale che consente di adattarsi alle esigenze dei contribuenti nel tempo.

E se hai debiti più alti? Nessun problema

Se il tuo debito tributario è superiore a 120mila euro, il fisco non ti sbatte la porta in faccia, ma ti chiede solo un po’ più di documentazione. In altri termini, devi provare che saldare tutto in un’unica soluzione sarebbe impossibile per te e che hai bisogno di più tempo. Chi si trova in difficoltà può ottenere una dilazione fino a 10 anni, il che significa 120 rate mensili.

Ora se la matematica non è il tuo forte, facciamo assieme il calcolo. Facendo due conti, significa che un debito di 150mila euro potrebbe essere distribuito su un periodo molto più lungo, rendendo il versamento più gestibile. Ovviamente, l’ideale sarebbe non avere debiti, ma se si accumulano, almeno ora c’è un modo per affrontarli senza impazzire.

E se ti stai chiedendo: Ma cosa succede se non pago una rata? Beh, meglio non tentare. Se ometti il versamento di più rate consecutive, la dilazione potrebbe essere annullata e il fisco potrebbe chiederti di saldare tutto in una volta. Quindi, se scegli questa strada, meglio essere puntuali con le scadenze. Ti conviene informarti prima ed essere consapevole.

Come si fa la domanda per la dilazione?

Hai timore di dover fare lunghe code per poter richiedere queste rate? Timore comprensibile ma non è così! Finalmente la tecnologia viene in aiuto anche per il versamento dei debiti. Se fino a qualche anno fa servivano cumuli di documenti e bisognava fare la coda agli sportelli, oggi puoi chiedere la dilazione direttamente online.

Accedendo al sito dell’Ufficio delle Entrate, puoi utilizzare la piattaforma “Rateizza adesso”, che ti guida passo dopo passo nella compilazione della domanda. Se invece non ami il digitale e preferisci ancora i metodi tradizionali, puoi inoltrare la domanda via PEC o consegnarla agli sportelli fisici. Dopo aver inoltrato la domanda. E ora? Che si fa?

Il sistema ti dirà subito se rientri nei requisiti e, in caso positivo, potrai iniziare a versare le rate stabilite. Dunque niente di più semplice da fare. A quel punto, sarà importante rispettare le scadenze perché, come già detto, se non paghi più rate consecutive, perdi la possibilità di dilazionare il debito e ti ritrovi con la somma intera da saldare.

Perché conviene dilazionare?

Diciamolo chiaramente: avere debiti tributari è uno stress. Tra avvisi di pagamento, interessi che crescono e l’ansia di non riuscire a pagare tutto, la pressione può diventare insostenibile. Ecco perché questa nuova possibilità di dilazione rappresenta un’opportunità concreta per evitare problemi e gestire meglio il proprio bilancio. Ma quale è il vantaggio più grande?

Poter programmare le uscite senza trovarsi con somme impossibili da pagare in un’unica soluzione. Certo, nessuno ama avere debiti, ma poterli gestire con calma e senza incubi notturni è già un enorme passo avanti. Quindi, se hai ricevuto un avviso e pensi di non farcela, non farti prendere dal panico. Informati subito, verifica i tuoi requisiti e, se puoi, richiedi la dilazione. Potrebbe essere la soluzione perfetta per evitare problemi e vivere con più serenità.

Lascia un commento